lunedì 12 dicembre 2011

Apicoltura così com’è: i miscredenti si dispiaceranno

Agli inizi di settembre di quest’anno (2011), feci un’indagine su alcuni dei miei alveari, che ricordo per chi non lo sapesse, sono tutti  a SpazioMussi © dal 2004, per verificare il grado di infestazione da varroa; sui risultati di questa indagine preliminare ho riferito in un post, con l’impegno di tornare a monitorare la situazione dopo qualche tempo. 


domenica 4 dicembre 2011

Apicoltura da difendere: la prima difesa siamo noi

La rivoluzione industriale ha innescato un processo che, per circa due secoli, è stato universalmente accettato e considerato virtuoso, lo sviluppo tecnologico e scientifico ha avuto una crescita vorticosa di cui tutti beneficiamo e non c’è bisogno di aggiungere atro, basta guardarsi attorno. Ma, come  sempre, c’è un problema che non sta nello sviluppo tecnico-scientifico ma nel gestore-fruitore di questo sviluppo cioè, NOI.

sabato 3 dicembre 2011

Apicoltura: il clima ci è favorevole o nemico ?

Oggi 3 dicembre “clik”, fotografato lo status quo dell’ambiente:
non possiamo ancora lasciare a casa gli occhiali da sole, le arance sono maturate con più di un mese di anticipo, i mandorli ancora non perdono le foglie, le palme da dattero stanno maturando i frutti, la fioritura del nespolo continua oltre il periodo solito così come quella dell’erica, la calendula e la sinacciola sono in fase esplosiva, ha inizio la fioritura del rosmarino. No! Non è primavera. Dovrebbe essere inizio d'inverno.

venerdì 2 dicembre 2011

Apicoltura possibile: la necessità di cambiare

Nonostante trentadue anni di esperienze di ogni genere nella lotta alla varroa ancora gli alveari ne muoiono. Tutti gli esseri viventi hanno una stessa molla interna che è l’essenza della loro natura e che li spinge tutti nella stessa direzione, assicurarsi una discendenza. Detto così sembra una cosa semplice. 

domenica 20 novembre 2011

Vespe e calabroni all’attacco degli alveari

Le vespe e i calabroni sono insetti carnivori, hanno una dieta molto varia, si può dire che non ci sia fonte proteica o zuccherina che non faccia parte della loro alimentazione. Non disdegnano di alimentarsi di altri piccoli insetti o di carogne di animali, la presenza di questi insetti predatori, in volo attorno al barbecue di carne o di pesce è un classico per i campeggiatori e per i villeggianti. Puntualmente ogni anno nel pieno dell’estate e fino all’autunno inoltrato la 

sabato 15 ottobre 2011

Apicoltura evolutiva : i pappagalli più rapidi degli apicoltori?

Il mio viaggio a Barcellona, per la verità, ha avuto più un senso di pellegrinaggio piuttosto che di vacanza. E questo non per motivi religiosi ma, esclusivamente, per il piacere di accrescere la mia conoscenza su quel fenomeno architettonico-culturale che va sotto il nome di "MODERNISMO" di cui Barcellona è indubbiamente la capitale.

domenica 18 settembre 2011

Apicoltura precisina : valutazione della forza di un alveare

Per forza di un alveare si intende l'insieme della popolazione adulta, delle covate, delle scorte di miele e di polline.  Sapere valutare la forza di un'alveare è una delle peculiarità dell'apicoltore che, in base a questa informazione, mette in atto gli accorgimenti necessari a mantenere efficiente ed autosufficiente l'alveare stesso.  L'esperienza e la conoscenza di semplici regole permette una facile e rapida valutazione dello stato dell'alveare. 

mercoledì 7 settembre 2011

Apicoltura indifferente : varroa residua in alveari a Spazio Mussi

Essere pragmatici, alle volte agli occhi del prossimo, può sembrare un difetto. Ma, si sa, c'è chi fa e chi disquisice; chi fa, per solito, è anche di poche parole non ha voglia di dedicarsi ai sofismi e, se comunica i risultati della propria esperienza, va al nocciolo del problema senza tanti fronzoli. Anche se ho scritto parecchio sullo Spazio Mussi, leggendo i commenti che 

domenica 28 agosto 2011

Apicoltura e clima: il pareggiamento estivo delle scorte

Siamo a fine agosto e non piove da tre mesi, in Sicilia occidentale è la regola ma, questo non significa che tutti gli esseri viventi ci godono. Le api, in assenza di pascolo da più di due mesi, vivono sulle scorte e gli alveari che consumano di più sono quelli meno popolosi e il motivo è che spendono più energia per climatizzare l'ambiente alveare. 

mercoledì 24 agosto 2011

venerdì 29 luglio 2011

Apicoltura e miele : molti equivoci che qualcuno ha interesse a non chiarire

Da quando incominciai a produrre mieli monoflora, non immaginate quante volte mi è stato richiesto specificatamente dai potenziali clienti miele di api piuttosto che di arancio o di eucalipto. Perfino quando feci stampare le etichette il tipografo mi chiese, incuriosito, come facessi ad aromatizzare il miele in tanti gusti diversi. Sono ancora oggi, dopo 

domenica 10 luglio 2011

Apicoltura in Sicilia : L'invernamento, un'operazione da farsi a luglio

Ogni latitudine ha le sue regole, al 38° parallelo non cambia la biologia dell'ape ma, cambia il suo comportamento; attenzione, parlo dell'ape locale l'Ape Mellifica Sicula anche se qualcuno, forse sfaccendato, ha pensato di cambiarle il nome ma, questa è un'altra storia. Al 38° parallelo le condizioni climatiche, molto diverse da quelle del centro nord, impongono all'apicoltore attento un comportamento adeguato alle condizioni che si faranno sempre più drastiche andando verso la piena estate.


venerdì 8 luglio 2011

Apicoltura 2011 : sette anni di assoluta libertà dalla varroa

Dei matrimoni si dice che vanno in crisi con cicli di sette anni, questo numero sette ha una fama particolarmente negativa: sette i peccati capitali, sette le maledizioni di Egitto, sette gli anni di disgrazia per la rottura di uno specchio e così via con pessimismo e fantasia. I sette anni di applicazione dello Spazio Mussi segnano, in assoluta controtendenza, una pacifica, felice e produttiva convivenza con la varroa.


sabato 18 giugno 2011

Apicoltura pareggiamento : un'antica pratica molto valida

Una vecchia regola pratica dice che: in un apiario indisturbato gli alveari si suddividono naturalmente in 1/3 forti; 1/3 medi; 1/3 deboli 
Ovviamente l’intervento dell’apicoltore tende a portare tutti gli alveari allo stesso livello d'efficienza con diversi mezzi tra cui il pareggiamento. Questo intervento consiste nello spostare favi di covata dagli alveari forti a quelli deboli oppure, in modo più macchinoso e forse meno efficace, nello spostare le bottinatrici.

lunedì 13 giugno 2011

Apicoltura libera : il piacere di tornare a fare l’apicoltore

Da quando ci siamo liberati dall’incubo varroa siamo rinati a nuova vita. Torniamo non solo a produrre qualità con tranquillità ma, cosa più interessante, torniamo a giocare con le api. Ci siamo riappropriati del tempo, di tutto quel tempo sprecato a calibrare interventi di risanamento e a conciliare la salvezza delle api con l’esigenza della produzione e con la protezione della salute dei consumatori. La chiave di tutto questo? Lo SpazioMussi!


martedì 7 giugno 2011

Apicoltura e territorio : calendario personale delle fioriture

Deve essere chiaro innanzi tutto che ci si riferisce, principalmente, alla conduzione a nomadismo in quanto è l’unica che può fornire una produzione e quindi un reddito soddisfacente, in relazione al carico di lavoro ed agli investimenti.
Poiché gli spostamenti costano in termini d'unità lavorative, consumo di carburante, deterioramento delle attrezzature, affitto delle postazioni, ecc. è indispensabile una corretta 


giovedì 2 giugno 2011

Apicoltura e stagioni : le variazioni climatiche non sono una favola

"non ci sono più le mezze stagioni" una frase che è diventata un argomento per macchiette umoristiche, un luogo comune o, come si dice correntemente, una leggenda metropolitana. Certamente chi vive in una grande città e trascorre la maggior parte delle sue giornate dentro un ufficio ha una percezione del clima molto diverso da chi vive a diretto contatto con la natura. Gli apicoltori poi sono addirittura clima-dipendenti perché basta un niente


domenica 29 maggio 2011

Lotta alla varroa : un aspetto inaspettato

Tutto nasce da una constatazione su differenti apiari condotti a SpazioMussi da apicoltori distinti, dove, casualmente, alcuni alveari non sono stati modificati rimanendo con i distanziatori standard Dadant. E’ sorprendente constatare  che anche negli alveari Dadant il livello di infestazione da varroa si mantiene talmente basso da non rendere necessari interventi di risanamento chimici e/o biomeccanici e questo per molti anni di seguito.
E adesso come la mettiamo?


Apicoltura in natura : il predominio degli ecotipi locali

Dopo :
- tanti anni di attività pratica in apicoltura, 
- avere letto molti lavori sulla selezione ed ascoltato altrettanti pareri
- avere praticato  la selezione anche con l’inseminazione strumentale
- avere osservato quello che accade in natura, 
sono, arrivato alla conclusione che, almeno negli ultimi trentasei anni cioè da quando mi interesso di apicoltura, ne abbiamo sentite, viste e fatte tante di stupidaggini!



venerdì 27 maggio 2011

Non è Apicoltura : una storia d'altri tempi

Commentando con Troppo Barba  uno dei miei precedenti articoli, avevo promesso di raccontare un episodio emblematico della mia vita sulle conseguenze che l'impegno e la passione possono generare. Adesso ho trovato il tempo per mantenere l'impegno.


domenica 22 maggio 2011

Un poco di leggerezza

Un poeta, Salvatore Di Giacomo ed un artista, Franco Battiato; un gemellaggio di grande bellezza.

mercoledì 11 maggio 2011

Apicoltura da stupidi: ovvero come allevare e diffondere la peste

La peste americana è senza dubbio la più pericolosa malattia delle api, altro che varroa, il bacillo che ne è responsabile si riproduce per spore all’interno di una cella opercolata, come dire sicurezza a doppia mandata. Le spore sono una incredibile invenzione della natura, ancora più resistenti e durevoli dei semi che già, di per se, sono un prodigio. In particolare le spore della peste americana resistono e rimangono vitali

lunedì 25 aprile 2011

Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, terzo esempio

L’apicoltura è anche specializzazione, ciascuno liberamente decide a quale dedicarsi ad esempio: miele e polline, regine e pappa reale, sciami per la produzione o per l’impollinazione.  Per chi si dedica alla produzione di sciami, la sciamatura naturale è un evento quanto mai raro, il costante controllo degli alveari e la continua sottrazione di favi di covata e api, annulla completamente questo evento. Il problema della sciamatura si pone per chi esercita un’apicoltura non specializzata, generalista,

venerdì 22 aprile 2011

Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, secondo esempio

All’inizio della nuova annata apistica l’apicoltore spera di poter contare su una fioritura lenta e continua, che stimoli la deposizione, così da potere arrivare alla prima fioritura con alveari fortemente popolati; venendo meno queste condizioni naturali iniziali egli si adopera ad alimentare con candito i suoi alveari.

mercoledì 20 aprile 2011

Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, primo esempio

Il caso più semplice si presenta quando la regina è vecchiotta e le api decidono di cambiarla; le celle reali compaiono presto all’inizio di primavera. La cosa più semplice e conveniente è fare un piccolo sciame con la regina vecchia, bastano anche soltanto due favi di api e covata ed un foglio cereo.

lunedì 18 aprile 2011

Apicoltura sciamatura : conoscere il fenomeno per governarlo

Se, cambiando il nostro punto di vista, consideriamo la sciamatura non un male da sopportare ma una necessità biologica dell’alveare, possibilmente avremo una maggiore probabilità di comprendere il fenomeno e di trovare una via per il suo controllo.

sabato 9 aprile 2011

Apicoltura regole : controllo della sciamatura

A mio modesto parere questo è l’aspetto dell’apicoltura che ha dato le più cocenti delusioni  agli apicoltori. Più che di controllo, sarebbe più corretto parlare di tentativi di limitazione, certamente vi sono alcune regole a cui attenersi ed anche qualche accorgimento per limitare i danni soprattutto in vista della produzione di miele.

giovedì 10 marzo 2011

Apicoltura razionale : l’Isola di Juist , stazione di fecondazione per l’ape carnica

Circa venti anni or sono, la collaborazione con l'Università di Brema, nel campo della selezione dell'Ape Mellifica Sicula, è stato un fertile terreno di confronto tra due diverse culture apistiche che si realizza sia tramite lo scambio di esperienze sulle tecniche di allevamento e conduzione sia con visite di personale esperto ai laboratori ed agli impianti.

sabato 29 gennaio 2011

Apicoltura depressa : il successo riproduttivo della varroa

Ho l'impressione che, per i più, usare il cervello, oltre che per le funzioni vitali fondamentali, anche per pensare e ragionare sia un'azione altamente improponibile.  Sono fermamente convinto che il successo riproduttivo della varroa ha tre potentissimi alleati, l'insipienza degli apicoltori, l'ignoranza dei ricercatori, l'interesse di tanti che con la varroa hanno svolto lucrose attività commerciali.

domenica 16 gennaio 2011

Apicoltura per iniziare: tutto quanto occorre sapere per diventare Apicoltore

Dalle richieste che arrivano via e-mail e dall'analisi statistica delle parole chiave più usate nella ricerca in questo blog ed in altri siti di interesse nazionale si capisce che c'è un forte e crescente interesse per l'attività di apicoltura anche da parte di chi si trova, suo malgrado, in impreviste e serie difficoltà economiche.