Da quando incominciai a produrre mieli monoflora, non immaginate quante volte mi è stato richiesto specificatamente dai potenziali clienti miele di api piuttosto che di arancio o di eucalipto. Perfino quando feci stampare le etichette il tipografo mi chiese, incuriosito, come facessi ad aromatizzare il miele in tanti gusti diversi. Sono ancora oggi, dopo
tantissimi anni, pochissimi quelli che conoscono la differenza tra miele di … e miele al … e questo anche grazie alla moda di mescolare miele con frutti o gelatine di frutta un'azione commerciale che continua ad alimentare gli equivoci.
tantissimi anni, pochissimi quelli che conoscono la differenza tra miele di … e miele al … e questo anche grazie alla moda di mescolare miele con frutti o gelatine di frutta un'azione commerciale che continua ad alimentare gli equivoci.
Ma, tutto questo, è ancora niente se prendiamo in considerazione il più grande degli equivoci, la comunità europea da un lato ammette, in accordo con l'apicoltore, l'origine botanica dei mieli, d'altro canto considera il miele un prodotto animale come il latte le uova ecc. e allora, con lo stesso criterio, perché non consideriamo il grano un prodotto dell'industria meccanica ?
In fondo viene seminato, coltivato, raccolto e trasformato da macchine.
Ora, una cosa è subire gli effetti di una diffusa disinformazione, altra cosa invece è fare disinformazione. Vi risulta forse che il miele prodotto dalle api ligustiche sia diverso da quello prodotto dalle carniche o dalle sicule? Eppure c'è chi ha impostato una strategia di vendita su questa inesatta comunicazione.
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