Una vecchia regola pratica dice che: in un apiario indisturbato gli alveari si suddividono naturalmente in 1/3 forti; 1/3 medi; 1/3 deboli
Ovviamente l’intervento dell’apicoltore tende a portare tutti gli alveari allo stesso livello d'efficienza con diversi mezzi tra cui il pareggiamento. Questo intervento consiste nello spostare favi di covata dagli alveari forti a quelli deboli oppure, in modo più macchinoso e forse meno efficace, nello spostare le bottinatrici.
Determinante è la scelta del momento in cui effettuare l’operazione, in effetti vi sono più opportunità in funzione del risultato che si vuole ottenere.
Determinante è la scelta del momento in cui effettuare l’operazione, in effetti vi sono più opportunità in funzione del risultato che si vuole ottenere.
Spostamento di covata
Alla ripresa dell’attività, sia essa autunnale che primaverile, si nota che non tutte le regine, anche se abbastanza giovani, hanno lo stesso sprint. Seguendo l’andamento degli alveari settimanalmente, non è difficile individuare le regine in ritardo e cercare di capirne la causa.
Lo spostamento di favi di covata nascente, privati delle api vecchie, da un'alveare ad un altro, è sicuramente il metodo più rapido ed efficace per portare gli alveari di un apiario all'incirca allo stesso livello di sviluppo.
La raggiunta omogeneità semplifica notevolmente il lavoro dell'apicoltore permettendo una razionale pianificazione del lavoro con notevole risparmio di tempo e d'energie.
Si possono presentare dei casi molto particolari:
- Se l‘alveare è fortemente popolato e con provviste sufficienti ma, la deposizione è scarsa, sicuramente vi è un'insufficiente produzione di pappa reale per cui la regina non riceve abbastanza alimentazione.
In questo caso, l’introduzione di un favo di covata aperta molto giovane stimola le api alla produzione della pappa reale, stimolando indirettamente l’attività della regina e quindi la deposizione.
- Se invece l’alveare è scarsamente popolato si introdurrà un favo di covata nascente, saranno le api giovani a riequilibrare la famiglia e la deposizione riprende velocemente.
Se, in entrambi i casi, nel giro di una settimana non si vedranno effetti evidenti allora ci si dovrà preparare al cambio della regina
Riequilibratura interna
Anche la riequilibratura all’interno dell’alveare è una pratica che velocizza l’accrescimento della covata. E’ noto che la covata tende ad assumere, vista in sezione, la disposizione ad uovo; questa tendenza può essere sfruttata per indurre un più rapido accrescimento della covata stessa.
L’effetto si ottiene spostando un favo, a maggiore sviluppo di covata, di un posto verso destra, ciò provoca uno squilibrio nella distribuzione ad uovo che viene compensato dall'immediata deposizione nelle zone con carenza di continuità della covata.
Anche se a prima vista può sembrare poca cosa, eseguendo la manovra ad ogni visita, spostando il favo con covata più estesa alternativamente a destra ed a sinistra, si ha un'incremento di covata significativo ed evidente.
Spostamento di bottinatrici
Non sono molto propenso allo spostamento delle bottinatrici, in effetti questo metodo non ci aiuta a risolvere il problema principale che rimane sempre legato all’efficienza della regina, può essere utile per incrementare la formazione delle scorte o per dare un’efficace spinta ad uno sciame con regina giovane ma, in generale, crea squilibrio sia nell’alveare ricevente che in quello donatore ed inoltre è indispensabile ingabbiare la regina dell’alveare ricevente se non si vuole correre il rischio di una inopportuna orfanizzazione.
Nel caso si optasse per questo metodo occorre scegliere l’alveare donatore tra quelle famiglie che sono perfettamente equilibrate sia nella covata che nelle api, cioè occorre che abbiano covata ed api di tutte le età, soltanto in queste condizioni possono sopportare senza danni, per una sola volta, lo spopolamento conseguente alla manovra che si vuole realizzare.
Nell’alveare ricevente, per prudenza, è necessario ingabbiare la regina anche senza api accompagnatrici e nelle successive visite occorre procedere con molta cautela in quanto l’eccesso d'api vecchie potrebbe portare all’aggomitolamento della regina.
Per eseguire lo scambio di posto tra i due alveari occorre scegliere una giornata di raccolto nell’ora di più intenso volo.
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