Ogni latitudine ha le sue regole, al 38° parallelo non cambia la biologia dell'ape ma, cambia il suo comportamento; attenzione, parlo dell'ape locale l'Ape Mellifica Sicula anche se qualcuno, forse sfaccendato, ha pensato di cambiarle il nome ma, questa è un'altra storia. Al 38° parallelo le condizioni climatiche, molto diverse da quelle del centro nord, impongono all'apicoltore attento un comportamento adeguato alle condizioni che si faranno sempre più drastiche andando verso la piena estate.
L'apicoltura è creatività, l’apicoltore s’ingegna per trovare delle soluzioni ai problemi pratici dell'allevamento, prove, esperienze, risultati che rimangono nell'esperienza del singolo. Questo blog è uno spazio che intende dare voce, senza polemiche, a quanti hanno qualcosa da dire sulla pratica dell’apicoltura condividendo le proprie esperienze. L'idea guida è : nessuno è esclusivo depositario della verità , tutti possono imparare da tutti e soltanto chi non ha niente da dire ha dei segreti.
domenica 10 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
Apicoltura 2011 : sette anni di assoluta libertà dalla varroa
Dei matrimoni si dice che vanno in crisi con cicli di sette anni, questo numero sette ha una fama particolarmente negativa: sette i peccati capitali, sette le maledizioni di Egitto, sette gli anni di disgrazia per la rottura di uno specchio e così via con pessimismo e fantasia. I sette anni di applicazione dello Spazio Mussi segnano, in assoluta controtendenza, una pacifica, felice e produttiva convivenza con la varroa.
sabato 18 giugno 2011
Apicoltura pareggiamento : un'antica pratica molto valida
Una vecchia regola pratica dice che: in un apiario indisturbato gli alveari si suddividono naturalmente in 1/3 forti; 1/3 medi; 1/3 deboli
Ovviamente l’intervento dell’apicoltore tende a portare tutti gli alveari allo stesso livello d'efficienza con diversi mezzi tra cui il pareggiamento. Questo intervento consiste nello spostare favi di covata dagli alveari forti a quelli deboli oppure, in modo più macchinoso e forse meno efficace, nello spostare le bottinatrici.
lunedì 13 giugno 2011
Apicoltura libera : il piacere di tornare a fare l’apicoltore
Da quando ci siamo liberati dall’incubo varroa siamo rinati a nuova vita. Torniamo non solo a produrre qualità con tranquillità ma, cosa più interessante, torniamo a giocare con le api. Ci siamo riappropriati del tempo, di tutto quel tempo sprecato a calibrare interventi di risanamento e a conciliare la salvezza delle api con l’esigenza della produzione e con la protezione della salute dei consumatori. La chiave di tutto questo? Lo SpazioMussi!
martedì 7 giugno 2011
Apicoltura e territorio : calendario personale delle fioriture
Deve essere chiaro innanzi tutto che ci si riferisce, principalmente, alla conduzione a nomadismo in quanto è l’unica che può fornire una produzione e quindi un reddito soddisfacente, in relazione al carico di lavoro ed agli investimenti.
Poiché gli spostamenti costano in termini d'unità lavorative, consumo di carburante, deterioramento delle attrezzature, affitto delle postazioni, ecc. è indispensabile una corretta
giovedì 2 giugno 2011
Apicoltura e stagioni : le variazioni climatiche non sono una favola
"non ci sono più le mezze stagioni" una frase che è diventata un argomento per macchiette umoristiche, un luogo comune o, come si dice correntemente, una leggenda metropolitana. Certamente chi vive in una grande città e trascorre la maggior parte delle sue giornate dentro un ufficio ha una percezione del clima molto diverso da chi vive a diretto contatto con la natura. Gli apicoltori poi sono addirittura clima-dipendenti perché basta un niente
domenica 29 maggio 2011
Lotta alla varroa : un aspetto inaspettato
Tutto nasce da una constatazione su differenti apiari condotti a SpazioMussi da apicoltori distinti, dove, casualmente, alcuni alveari non sono stati modificati rimanendo con i distanziatori standard Dadant. E’ sorprendente constatare che anche negli alveari Dadant il livello di infestazione da varroa si mantiene talmente basso da non rendere necessari interventi di risanamento chimici e/o biomeccanici e questo per molti anni di seguito.
E adesso come la mettiamo?
Apicoltura in natura : il predominio degli ecotipi locali
Dopo :
- tanti anni di attività pratica in apicoltura,
- avere letto molti lavori sulla selezione ed ascoltato altrettanti pareri
- avere praticato la selezione anche con l’inseminazione strumentale
- avere osservato quello che accade in natura,
sono, arrivato alla conclusione che, almeno negli ultimi trentasei anni cioè da quando mi interesso di apicoltura, ne abbiamo sentite, viste e fatte tante di stupidaggini!
venerdì 27 maggio 2011
Non è Apicoltura : una storia d'altri tempi
Commentando con Troppo Barba uno dei miei precedenti articoli, avevo promesso di raccontare un episodio emblematico della mia vita sulle conseguenze che l'impegno e la passione possono generare. Adesso ho trovato il tempo per mantenere l'impegno.
domenica 22 maggio 2011
Un poco di leggerezza
Un poeta, Salvatore Di Giacomo ed un artista, Franco Battiato; un gemellaggio di grande bellezza.
mercoledì 11 maggio 2011
Apicoltura da stupidi: ovvero come allevare e diffondere la peste
La peste americana è senza dubbio la più pericolosa malattia delle api, altro che varroa, il bacillo che ne è responsabile si riproduce per spore all’interno di una cella opercolata, come dire sicurezza a doppia mandata. Le spore sono una incredibile invenzione della natura, ancora più resistenti e durevoli dei semi che già, di per se, sono un prodigio. In particolare le spore della peste americana resistono e rimangono vitali
lunedì 25 aprile 2011
Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, terzo esempio
L’apicoltura è anche specializzazione, ciascuno liberamente decide a quale dedicarsi ad esempio: miele e polline, regine e pappa reale, sciami per la produzione o per l’impollinazione. Per chi si dedica alla produzione di sciami, la sciamatura naturale è un evento quanto mai raro, il costante controllo degli alveari e la continua sottrazione di favi di covata e api, annulla completamente questo evento. Il problema della sciamatura si pone per chi esercita un’apicoltura non specializzata, generalista,
venerdì 22 aprile 2011
Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, secondo esempio
All’inizio della nuova annata apistica l’apicoltore spera di poter contare su una fioritura lenta e continua, che stimoli la deposizione, così da potere arrivare alla prima fioritura con alveari fortemente popolati; venendo meno queste condizioni naturali iniziali egli si adopera ad alimentare con candito i suoi alveari.
mercoledì 20 aprile 2011
Apicoltura casistica : Controllo Sciamatura, primo esempio
Il caso più semplice si presenta quando la regina è vecchiotta e le api decidono di cambiarla; le celle reali compaiono presto all’inizio di primavera. La cosa più semplice e conveniente è fare un piccolo sciame con la regina vecchia, bastano anche soltanto due favi di api e covata ed un foglio cereo.
lunedì 18 aprile 2011
Apicoltura sciamatura : conoscere il fenomeno per governarlo
Se, cambiando il nostro punto di vista, consideriamo la sciamatura non un male da sopportare ma una necessità biologica dell’alveare, possibilmente avremo una maggiore probabilità di comprendere il fenomeno e di trovare una via per il suo controllo.
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