domenica 28 agosto 2011

Apicoltura e clima: il pareggiamento estivo delle scorte

Siamo a fine agosto e non piove da tre mesi, in Sicilia occidentale è la regola ma, questo non significa che tutti gli esseri viventi ci godono. Le api, in assenza di pascolo da più di due mesi, vivono sulle scorte e gli alveari che consumano di più sono quelli meno popolosi e il motivo è che spendono più energia per climatizzare l'ambiente alveare. 

La probabilità che non piova ancora per un alto mese o più è molto alta ed inoltre, dopo la pioggia, occorre aspettare ancora almeno quindici giorni per la prima fioritura, quella della sinacciola ( diplotaxis erucoides ).

Sinacciola fiorita

Gli alveari più forti hanno accumulato, sulla coda dell'ultima fioritura, scorte più che abbondanti che adesso, vengono molto utili per rifornire principalmente gli sciami artificiali tardivi.
Il pareggiamento estivo delle scorte è un'azione di emergenza necessaria ma non risolutiva è il solito dilemma; è meglio dare un pesce ad un affamato o una lenza per pescarselo ?
Intanto diamogli la possibilità di arrivare alla stagione della pesca e poi si vedrà.
Nell'attesa analizziamo il da farsi.
Se adesso, come sarebbe logico, sottraessi alle famiglie più forti un favo di covata per rinforzare la popolazione di quelle più deboli certamente queste se ne avvantaggerebbero ma, fra quarantacinque giorni, in prossimità della probabile prima fioritura, questo vantaggio sarebbe annullato ed inoltre le famiglie forti avrebbero un calo di popolazione proporzionale alla covata sottratta e non potrebbero approfittare pienamente della fioritura.
Se invece lasciamo le cose come stanno, spostando solamente qualche favo di scorte, le famiglie deboli resistono e quelle forti rimangono tali, queste ultime alla prima fioritura avranno la possibilità di un buon raccolto e di un'altrettanto buona deposizione e successivamente saranno in grado di fornire, senza danno, covata alle famiglie deboli.

2 commenti:

  1. dalle mie parti si dice " austo e riusto è capo r'inverno " ...

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  2. Anche dalle mie, peccato che l'inverno, quello vero arriva alcuni mesi dopo.

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