La produzione di miele non è il solo aspetto dell'allevamento delle api e, contrariamente a quanto si crede, nemmeno il più rilevante. Decenni di studi condotti dalle università di tutto il mondo, hanno dimos-trato che i vantaggi che ricava l'agricoltura dal lavoro delle api è circa cento volte maggiore dei vantaggi diretti ricavati dall'apicoltore.
La presenza capillare degli alveari nel territorio ne garantisce la conser-vazione, la salubrità oltre che la produttività.
Il servizio di impollinazione svolto dalle api assicura principalmente la riproduzione e la sopravvivenza di tutte quelle specie vegetali spontanee
che, soltanto con la loro presenza, garantiscono la stabilità dei suoli e quindi l'assetto idro-geologico del territorio.
Le api non sopravvivono in ambienti inquinati da agenti diversi, per questo esse sono state anche utilizzate dall'entomologo prof. Giorgio Celli per il monitoraggio ambientale, infatti il loro allevamento condiziona i compor-tamenti umani nel senso del massimo rispetto ambientale, con indubbi vantaggi sulla vivibilità del territorio.
Infine effettuando l'impollinazione incrociata delle specie orto-frutticole e sementiere, aumentano in modo considerevole non solo la produttività dei terreni agrari ma sopratutto la qualità delle produzioni.
In sintesi l'allevamento delle api condiziona direttamente ed indirettamente la vivibilità ambientale elevandone considerevolmente lo standard qualitativo.
Mortificare l'apicoltura rappresenta un passo indietro nella salvaguardia ecologica del nostro paese e della salute di tutti noi.
Lo sanno quelli che trattano con insetticidi i frutteti in fiore ?
Facciamoglielo sapere, la lotta all'ignoranza non può conoscere soste !
Nessun commento:
Posta un commento