venerdì 8 luglio 2011

Apicoltura 2011 : sette anni di assoluta libertà dalla varroa

Dei matrimoni si dice che vanno in crisi con cicli di sette anni, questo numero sette ha una fama particolarmente negativa: sette i peccati capitali, sette le maledizioni di Egitto, sette gli anni di disgrazia per la rottura di uno specchio e così via con pessimismo e fantasia. I sette anni di applicazione dello Spazio Mussi segnano, in assoluta controtendenza, una pacifica, felice e produttiva convivenza con la varroa.


Pensate che questo stia accadendo per un dispetto verso i soliti bastian contrari? No amici miei!
Le api e la varroa, fortunatamente, sono superiori ad ogni presunzione, maldicenza, invidia, arroganza o ignoranza che sia; tutti sentimenti tipicamente umani, manifestati da chi, credendosi un Padre Eterno, rimane ingessato o meglio mummificato nel suo delirio di onniscienza.
I fatti, purtroppo per tutti costoro, mi danno ragione; la varroa, per quanto mi riguarda, rimane un fatto storico negativo che tanto ci ha fatto tribolare in passato e che, adesso, si deve accontentare di quella minuscola nicchia di sopravvivenza concessa dalle api.
Il fondamentale punto di forza dello Spazio Mussi è la consapevolezza dell'apicoltore di essere meno competente delle api in fatto di sopravvivenza, non mi stancherò mai di citare il mio maestro Bruno Pasi di Albaredo d'Adige (VR) l quale soleva affermare " l'apicoltore non deve pensare al miele, si deve dedicare al benessere delle sue api che devono vivere nel massimo del confort e dell'abbondanza; al momento opportuno esse sapranno fare il miele prechè quello è il loro mestiere."
L'apicoltore torni ad essere un servitore attento, coscienzioso e puntuale delle proprie api, le assecondi nelle loro attitudini con lo scopo di facilitarle nei loro compiti e potrà partecipare al godimento del frutto del loro lavoro.
in questo apiario di venticinque alveari a Spazio Mussi e a conduzione stanziale,
abbiamo tratto, su due differenti fioriture, un totale di settantasei melari. 



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