giovedì 21 novembre 2013

Apicoltura d’autunno: la forza incontenibile della natura

Dopo un lunghissimo periodo di siccità, durato da maggio fino alla fine di ottobre, finalmente in novembre la tanto attesa pioggia. Certamente questo non lo possiamo considerare un fatto eccezionale. Se lo inquadriamo in un lungo periodo di centinaia di anni, rientra in una ”normalità” statistica in  questo areale della Sicilia occidentale.


 Figura 1: provincia di Trapani

L’osservazione della stessa natura ci porta a queste considerazioni.
Infatti immediatamente dopo le prime piogge, assistiamo alla germinazione di alcune piante erbacee, una vera e propria esplosione, che hanno un comportamento vegetazionale di tipo desertico; infatti esse vanno in fiore subito dopo la emissione di qualche foglia, dando origine ad una fioritura molto prolungata fin tanto che la disponibilità idrica lo permette. Si tratta di due specie tipiche la “sinacciola” diplotaxis erucoides,

Figura 2: sinacciola

e il “ciuri calennula” calendula arvensis,


Figura 3: ciuri calennula

specie tappezzanti che colonizzano di preferenza i terreni ad uliveto e vigneto . Sono la prima fonte di nettare e polline per gli alveari dopo la lunga carestia estiva e, grazie alla temperatura favorevole, le api ne approfittano grandemente. L’unica variabile è l’incertezza dell’arrivo delle prime piogge che anno dopo anno continuano a ritardare tanto che negli ultimi sessanta anni siamo passati dalla metà di agosto alla fine di ottobre. Una cosa interessante è la competizione tra le due specie, sicuramente governata dalle condizioni pedo-climatiche, tanto che assistiamo nello stesso areale, anno dopo anno, alla prevalenza dell’una specie sull’altra ed alle volte alla loro convivenza.

Figura 4: consociazione spontanea

Un fatto rimane incontestabile, la prorompente forza vitale finalizzata alla perpetuazione della specie.
Un aspetto di gande interesse apistico è dato dal comportamento vegetazionale della “sinacciola” la cui fioritura è particolarmente prolungata come si vede nella foto;

 Figura 5: infiorescenza di "sinacciola", notare i baccelli e i fiori

sulla infiorescenza della stessa pianta sono presenti i baccelli in diverso stato di maturazione e l’apice fiorito. Questa fioritura contribuisce grandemente allo sviluppo di quella covata che darà origine alle api invernali.



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