martedì 7 giugno 2011

Apicoltura e territorio : calendario personale delle fioriture

Deve essere chiaro innanzi tutto che ci si riferisce, principalmente, alla conduzione a nomadismo in quanto è l’unica che può fornire una produzione e quindi un reddito soddisfacente, in relazione al carico di lavoro ed agli investimenti.
Poiché gli spostamenti costano in termini d'unità lavorative, consumo di carburante, deterioramento delle attrezzature, affitto delle postazioni, ecc. è indispensabile una corretta 


programmazione in funzione delle fioriture che s'intendono sfruttare. S'inizia con l’individuare quelle nicchie di territorio in cui, o la flora spontanea o le coltivazioni agrarie sono in grado di assicurare dei pascoli con la maggiore continuità e per un tempo il più lungo possibile, al fine di non interrompere il flusso nettarifero mantenendo gli alveari sempre ad un alto livello di produttività.
In generale vi sono molte opportunità che derivano dalle variazioni di quota nelle aree collinari, sia incolte che coltivate, dalla pratica della rotazione agraria, dalla presenza di frutteti e di boschi forestali. L’importante è riuscire a sincronizzare lo sviluppo degli alveari con l’inizio delle fioriture evitando il più possibile l’accavallamento delle stesse.
Assume pertanto importanza fondamentale la conoscenza dell’inizio, del susseguirsi e della fine delle fioriture, allo scopo di iniziare in tempo utile gli interventi sugli alveari come: l'alimentazione stimolante, il pareggiamento ecc. e di programmare correttamente l’allestimento delle postazioni, gli spostamenti, ecc. 
Non tutti gli anni però, a causa delle imprevedibili variazioni climatiche le piante rispettano il calendario, vi possono essere oscillazioni notevoli anche di 15-20 giorni e, pertanto, la previsione risulta, a prima vista, abbastanza aleatoria.
Il problema è risolvibile individuando e classificando in un apposito quaderno, in un primo momento, tutte le piante, anche di scarso interesse apistico, presenti nel territorio in cui s'intende operare, l'esperienza ci permetterà successivamente di fare una selezione.
Il quaderno delle fioriture ci permette di individuare le piante guida, tra quelle osservate e raggruppate in tre grandi categorie: 
Erbacee 

acetosella sotto un uliveto

Arbustive

cespuglio di Teucrium

Arboree 

antico Mandorlo in fiore 

osservando e registrando le date delle fioriture, per ogni pianta della categoria e, cosa importantissima, l’intervallo di tempo che intercorre tra le fioriture delle diverse specie, appartenenti alla stessa categoria.
Per avere uno strumento affidabile questo lavoro va ripetuto per almeno tre-cinque anni consecutivi.
Qual’è lo scopo e l’utilità di tutto questo lavoro?
E’ di fondamentale importanza poter prevedere con largo anticipo, almeno di 45 giorni, e con la massima precisione possibile, l’inizio della prima fioritura produttiva. Questa possibilità è reale e si basa sull’osservazione incontestabile del comportamento omogeneo delle piante rispetto alle variazioni climatiche stagionali, infatti, anche se si ha un anticipo o un ritardo delle fioriture tutte le piante appartenenti alla stessa categoria, mantengono pressoché inalterati gli intervalli di tempo che intercorrono tra le loro fioriture.
In conseguenza, individuate una serie di piante guida e fissati gli intervalli di tempo, in giorni o settimane, che intercorrono tra le loro fioriture, non è difficile fare negli anni futuri delle previsioni, con un’approssimazione di appena qualche giorno, sull’inizio della prima fioritura produttiva e di verificare passo passo la corretta cadenza di tutte le altre fioriture.
Ci siamo costruiti così un calendario delle fioriture, del tutto svincolato da quello annuale, che tiene automaticamente conto delle imprevedibili variabilità nel susseguirsi delle stagioni, anticipazioni o ritardi, e ci permette di fare delle previsioni e delle programmazioni con largo anticipo e con un minimo margine d'errore.





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